La sfida dell’Economia Circolare
Si sente parlare sempre più spesso di Economia Circolare come una sfida di importanza strategica per il futuro del nostro paese.
Ma cosa si intende per Circular Economy?
Trattasi di un modello produttivo che si contrappone a quello lineare tradizionale che si basa sul ciclo prelievo massiccio di risorse naturali, trasformazione in beni di consumo, produzione di ingenti quantità di rifiuti da smaltire.
Tale modello ha ormai mostrato tutte le sue criticità: in primis la scarsità di alcune materie prime detenute da pochi paesi, il conseguente aumento dei prezzi, nonché gli alti costi di smaltimento dei rifiuti.
L’economia circolare è in grado di superare il concetto di scarto che diventa una risorsa utilizzabile in un altro ciclo produttivo grazie al riciclo, puntando a ridurre così il consumo di materie prime e aumentando l’efficienza nel loro uso.
Da ciò scaturirebbe una maggiore sostenibilità ambientale alleggerendo il peso sugli ecosistemi, ma anche più competitività economica e posti di lavoro.
Questo processo di conversione, fortemente voluto dalla Comunità Europea, vedrà come protagonista anche l’Italia.
Infatti il nostro paese ha già messo a punto azioni concrete nell’ottica dell’economia circolare ma i mesi futuri saranno cruciali per constatare l’effettivo recepimento ed attuazione della transizione.
Dovremmo lavorare su più fronti: sviluppare le fonti di energia rinnovabile, un’agricoltura più sostenibile, una mobilità green a zero emissioni, tutelare la biodiversità, privilegiare le innovazioni tecnologiche.
Intanto dal Rapporto sulla 4° Conferenza nazionale sull’economia circolare svoltasi a Roma il 5 Aprile di quest’anno, è emerso che l’Italia si distingue nel contesto europeo per un ridotto consumo di materiali ed eccelle per il tasso di riciclo dei rifiuti con una media di gran lunga superiore alla media europea.
Ats Packaging ha da sempre a cuore la tutela dell’ambiente riducendo gli sprechi e puntando sull’utilizzo di materiali riciclabili.